Il “Mommy makeover”

Nella mia pratica clinica quotidiana, mi occupo sempre più spesso del cosiddetto “mommy makeover”, diventato a tutti gli effetti la mia “ultraspecialità”. Questo termine, molto comune negli Stati Uniti, ha riscontrato una grande risonanza negli ultimi anni anche in Europa. Fa riferimento ad una serie di interventi combinati, che consentono il ripristino della morfologia corporea dopo le gravidanze. I cambiamenti che il corpo subisce durante questo processo fisiologico non sono sempre reversibili. Proprio per questo motivo le pazienti descrivono di trovarsi in un corpo che non sembra essere il loro comportando un disagio psicologico in grado di alterare la capacità sociale, relazionale e personale.

Le aree del corpo principalmente interessate da tali mutamenti a seguito di una gravidanza e del successivo allattamento, sono le mammelle, l’addome e, in una certa misura, anche fianchi e cosce. Il “mommy makeover” consente con un unico intervento di intervenire contemporaneamente su queste aree e di rimodellare le forme in modo da ottenere una forma fisica gradevole, che le pazienti definiscono come una vera e propria “rinascita”. Le combinazioni degli interventi sono variabili ed individuali. Attraverso la valutazione pre-operatoria si stabilisce la combinazione più adatta alla paziente, in un’ottica di medicina sempre più “tailor made”.

1 + 1 = 3

Combinare più interventi rende il risultato finale una vera rivoluzione

Ci piace pensare che questa chirurgia permetta di rendere l’addizione 1+1 = 3: combinare, infatti, più interventi rende il risultato finale una vera rivoluzione per il paziente e non risulta essere la semplice addizione di due procedure, ma si otterrà un effetto moltiplicativo.

Tutti gli interventi sono “custom made”, cioè confezionati su misura per la paziente al fne di ottenere il miglior risultato possibile in condizioni di massima sicurezza. È prevista anestesia generale e la durata media è di 4-5 ore. La degenza è di due notti. Per la ripresa bisogna considerare in media 2-4 settimane.

VitoToto donna seno 1

Intereventi a livello mammario

Mastoplastica additiva:
  • indicata in caso di ipotrofa mammaria senza o con lieve ptosi; prevede l’utilizzo di protesi (rotonde o anatomiche), che verranno impiantate sotto la ghiandola o sotto il muscolo pettorale, in base alla valutazione pre-operatoria, attraverso una piccola incisione nel solco sotto-mammario oppure sul bordo inferiore dell’areola.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 1 ora e mezza
    • Ripresa: in media 3 settimane
Mastopessi:
  • indicata in caso di ptosi mammaria; la ghiandola mammaria viene rimodellata e risollevata attraverso un’incisione intorno all’areola, oppure con cicatrice a T invertita in base al grado di ptosi mammaria.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 1 ora e mezza
    • Ripresa: in media 2 settimane
Mastopessi con protesi:
  • indicata in caso di ptosi ed ipotrofa mammaria; in questo caso oltre al sollevamento della ghiandola è necessario impiantare delle protesi per ottenere un volume mammario adeguato. La cicatrice sarà peri-areolare o a T invertita, in base alle condizioni di partenza.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 2 ore
    • Ripresa: in media 3 settimane
Mastoplastica riduttiva:
  • indicata in caso di ipertrofa mammaria; consente di ridurre il volume mammario risollevando contestualmente la ghiandola. È prevista di solito una cicatrice a T invertita.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 2 ore
    • Ripresa: in media 3 settimane
VitoToto donna ventre

Intereventi a livello addominale

Addominoplastica convenzionale:
  • viene eseguita quando l’eccesso cutaneo è severo o comunque sufficiente a consentire la rimozione del tessuto cutaneo-adiposo compreso tra l’ombelico ed il pube; si associa di solito la correzione della diastasi dei muscoli retti attraverso la plicatura della guina anteriore dei muscoli retti. In casi particolari, vengono eseguite suture fasciali laterali per correggere il cosiddetto “floppy wall”. La cicatrice residua è bispinoiliaca.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 1 ora e mezza
    • Ripresa: in media 3 settimane
Miniaddominoplastica:
  • viene eseguita quando l’eccesso cutaneo è lieve o moderato; consiste nella rimozione di una porzione di tessuto cutaneo-adiposo dei quadranti  addominali inferiori. La cicatrice è sovrapubica, simile a quella del taglio “cesareo”, solo leggermente più lunga.
    • Anestesia: generale
    • Durata: in media 1 ora e mezza
    • Ripresa: in media 3 settimane
VitoToto donna retro 1

Altri intereventi

Liposuzione fianchi:
  • viene eseguita in presenza di adiposità localizzate a livello dei fianchi; consiste nell’aspirazione mediante cannula del tessuto adiposo in eccesso.
    • Anestesia: generale o sedazione
    • Durata: in media 40 minuti
    • Ripresa: in media 2 settimane
Liposuzione cosce:
  • viene eseguita in presenza di adiposità localizzate a livello della regione trocanterica o in corrispondenza della superficie mediale delle cosce; consiste nell’aspirazione mediante cannula del tessuto adiposo in eccesso.
    • Anestesia: generale o sedazione
    • Durata: in media 40 minuti
    • Ripresa: in media 2 settimane
Liposuzione di altri distretti corporei:
  • durante un “mommymakeover”, può essere eseguita una liposuzione anche a livello di altri distretti corporei in cui siano presenti adiposità localizzate, come ad esempio la superficie mediale delle ginocchia, le braccia e le gambe.
    • Anestesia: generale o sedazione
    • Durata: in media 40 minuti
    • Ripresa: in media 2 settimane